sabato 29 marzo 2014

Tra l'incudine e il Tavernello

- Ariane! Ariane!
- Solal, ti vedo infuriato. Che ti hanno fatto?
- Ariane, rispondi alla mia domanda: chi ha bevuto tutto il Vin Santo di Francesco Poli? Ho trovato la bottiglia in frigo, vuota.
- E che ne so?
- Ariane, rifletti; a casa ci sei solo tu. La mia era evidentemente una domanda retorica.
- Cosa vuoi insinuare? Che l’ho bevuto io?
- A meno che non siano state le bambine, il che sarebbe quantomeno disdicevole, l’unica colpevole possibile sei tu.
- Se l’ho bevuto tutto io, credimi, non me ne sono accorta.
- E non ti sei nemmeno accorta di esserti scolata l’intera preziosissima bottiglia di Marsala De Bartoli Vecchio Samperi?
- Vuoi dire che non ce n’è più?
- No, non ce n’è più.
- Ahi, Solal, quel marsala mi mancherà.
- A me mancano anche le tre bottiglie di Stocker. Le ultime.
- Lo Stocker qual era, quello con le bollicine?
- Quello con le bollicine, come lo chiami tu, era uno dei migliori Metodo Classico altoatesini in circolazione.
- Mi fai sentire un’alcolizzata ignorante.
- No, un’alcolizzata almeno avrebbe una sua dignità. Tu invece sei solo una che beve senza sapere cosa beve.
- E tu cosa sei? Un ubriacone consapevole?
- No. Io sono un palato assoluto.
- In effetti, tu riesci a trovare sentore di pelliccia bagnata da rugiada di sottobosco tardo-primaverile nel bicchiere di vino rosso che stai bevendo. Questo è il palato assoluto?
- No. Un palato assoluto è uno che sa. Sempre. Qualunque cosa beva, egli sa.
- Solal, questo cosa fa di me, un palato relativo?
- No, Ariane, questo fa di te una che dovrebbe bere solo Tavernello bianco frizzante e non Champagne, visto che non è in grado di coglierne la differenza. Per te sono entrambi “quello con le bollicine”.
- Il tuo ragionamento mi pare vagamente razzista.
- Non è questione di razza. E’ questione di sapere. Tu non sai. Ergo, bevi il Tavernello e lascia stare lo Champagne.
- Perché, se no che fai, mi cacci?
- Posso?
- Beh, se fossimo nell’antica Roma, potresti. Sai che il pater familias aveva il diritto di ripudiare la moglie sorpresa a rubare le chiavi della cantina? A quel tempo, alle donne era proibito bere vino.
- Davvero? Che prospettiva interessante! Però no, non ti ripudio. Mi servi.
- Io? Davvero? A che ti servo?
- Devi tenere le bambine questo fine settimana. Io e il mio palato assoluto siamo attesi a Vinitaly.
- Vai caro. Sempre meglio che essere ripudiata. Me la porti una bottiglia di Amarone?
- Te la porto, ma lo potrai bere solo se, in una degustazione alla cieca, riuscirai a distinguerlo dal Tavernello.
- Tavernello bianco frizzante?
- No. Tavernello rosso fermo.
- No, così è troppo difficile.
- Scegli: o questo, o il ripudio.
- Allora scelgo il Tavernello.
- Lo preferisci al ripudio?
- Sì.
- Perché non capisci niente di vino.


domenica 16 marzo 2014

L'Orlanda Pelosa






Le donne e i peli ner, karma e dolori, 
luce pulsata e atroci cere io canto 
che strappan bulbi da diversi fori 
e sulle ascelle fan gridare alquanto; 
di tutto lo spettro vid’io i colori,
quando la spatola spalmò l’unguento 
laddove un gran piacer se tocco sento. 

Era di Venere il monte barbuto, 
che tanto diletta gli uomini ogn’or, 
finora ad essi era invero piaciuto 
peloso alquanto e di ogni color; 
cambia la moda, non va più il velluto
e il pelo viene in odio al signor, 
sì tanto che le donne cominciaro 
a farselo spennare paro paro. 

Eran mutati i gusti nel reame 
e guerra senza quartier fu dichiarata 
a chi sulla passera col pelame 
non passava neppur ‘na rasoiata; 
villoso poté restar lo lor salame, 
la nostra figa andava depilata! 
Così conviene sempre al gentil sesso: 
seguire, invano, il voler d’un fesso! 

Volesse il cielo che muti il costume! 
Lasciar libero il crine di mostrarsi 
folto e incolto senza temere il lume; 
dall’estetista non più dissanguarsi 
e per le mutande lasciar spuntar le piume. 
Ginocchia pelose, labbri baffuti, 
alluci irti e polpacci pizzuti: 

perché lo mascolo detta la legge 
e ci costringe a estirpare i peli? 
Perché supine e a mo’ di gregge 
subiamo inerti i suoi voleri? 
Forse ch’egli non fa rutti e scoregge? 
E non è certo modo da cavalieri! 
Fermiamo del pelo la messa al bando 
e riprendiamoci il telecomando!


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