sabato 14 novembre 2015

Paris is a moveable feast

E non chiamateli “nuovi barbari”, per favore. Un po’ di rispetto per quei valorosi guerrieri a cavallo che, galoppando pancia a terra dalle steppe al Reno, travolsero e sbaragliarono uno dei più formidabili eserciti di tutti i tempi, quello romano.
Questi sono degli idioti in calzamaglia nera che sparano alle spalle di persone inermi.
Altro che “nuova barbarie”: stiamo parlando di gente che ha sì e no le palle per tagliare la gola ad un ostaggio solo dopo avergli legato le mani dietro la schiena; gente che, per conquistare una donna, conosce più o meno due tecniche di seduzione: o costringerla con la forza, oppure accontentarsi di 72 vergini che lo aspettano nell’aldilà; per convincerle, però - gli hanno detto - deve ridursi in coriandoli di carne. 
Non chiamateli barbari, perché i barbari erano bruti, truci e poco raffinati, non parlavano correttamente la lingua imperiale e probabilmente puzzavano pure: ma le loro donne se la passavano meglio delle matrone romane.
Questi sono macellai sfigati, addetti al mattatoio, coglioni esiziali.
Sono il braccio, ma mancano di testa e di onore. Invidiano ciò che odiano, per questo lo distruggono. 
Questi non sono la barbarie, non sono l’Islam, non sono il nemico. Sono persone come te e me, con un nome e un cognome. 
Ecco perché non li odio e non li capisco. Mi fanno orrore.

2 commenti:

  1. Io sono sconvolta perché poteva esserci mio figlio i quella situazione.E penso a tutte le madri e ai padri che piangono per una morte assurda e inutile.
    Però non possiamo chiuderci nella paura,non dobbiamo permettere a questi invasati di spegnere la fiducia dei nostri ragazzi.
    La vita deve vincere sulla morte.

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