sabato 19 ottobre 2013

I 7 CARTONI ANIMATI CHE MI HANNO FATTO DIVENTARE LA DONNA CHE SONO



1) Mimi Ayuara 


La Bin Laden del Volley, l’integralista della schiacciata. Generazioni di pallavoliste hanno lasciato sul parquet delle palestre interi strati di epitelio, nel tentativo di emularla. Secerneva litri di sudore, sangue, lacrime e il perché lo sa bene chi, come me, ha provato ad allenarsi con le catene ai polsi. Sacrificio e cilicio: altro che quelle galline mesciate delle Winx, che con un colpo di chiappa e un filo di mascara salvano il mondo per poter uscire tranquille il sabato sera col fidanzato. 
Anche Mimì aveva un fidanzato, ma muore. L’amore per la pallavolo però è più forte della morte. Morale: i fidanzati muoiono, ma questo non deve impedirti di fare sport. 


2) Candy Candy 



Ammettiamolo: era una gran scassaminchia e aveva un’acconciatura ignobile (due batuffoli di zucchero filato al posto delle code). Ci inteneriva perché avevamo capito che il suo problema non erano i capelli, bensì il fatto che portava sfiga. Sfighe sentimentali, soprattutto; prima le muore il fidanzato (e fin qui, nulla di nuovo), un deficiente che aveva i capelli biondi fuori e dentro la testa: l’elegantone sale a cavallo subito dopo che una zingara gli ha predetto che morirà giovane. 
Poi Candy, l’Angelo Sterminatore con le lentiggini, incontra quel figo di Terence a cui andava tutto bene, finché non ha conosciuto lei: ed ecco che Terence litiga col papà e finisce col fare l’attore di strada. Ma meno male che se n’è andato in tempo! La sfiga di Candy Candy si abbatte quindi sulla povera Patty, a cui muore il fidanzato, l’incolpevole Steve, che si schianta con l’aereo. 
Candy Candy diventa infermiera, per lo sgomento di tutti quei poveri disgraziati che se la ritroveranno al capezzale giocandosi così ogni speranza di guarigione. 


3) Lady Oscar

È la storia di un papà che non vuole che la sua bambina si strizzi dentro abiti attillati, vada a ballare e dia confidenza ai maschi. Piuttosto, meglio morta in duello. Fortunatamente, non esistono papà così. A parte quello delle mie figlie. Vi state chiedendo che fine faccia André, il fidanzato di Lady Oscar? Non lo volete sapere. 





4) La principessa Zaffiro




Per complicatissime ragioni dinastiche è costretta a fingere di essere un principe e così non può slinguazzarsi il compagnetto di gioco. Il quale, stranamente, non muore. In ogni caso, sarebbe stato più misericordioso farlo schiattare, anziché condannarlo al ruolo del fidanzato che non sa nemmeno di essere il fidanzato del suo migliore amico. Questi autori giapponesi avevano ovviamente un conflitto irrisolto con la loro omosessualità e probabilmente lo hanno causato anche a intere generazioni di figli degli anni Ottanta. 


5) Mazinga Zeta 

June che pilota Venus Alfa: la mia fashion guru, la mia icona di stile. Per anni sono stata ossessionata da un dettaglio fondamentale del suo equipaggiamento. No, non le tette rotanti (“Razzi fotonici!”): ero ipnotizzata da quei meravigliosi stivali bianchi che portava con la minigonna. Ho provato a fabbricarmeli di stoffa e li ho indossati, un glorioso pomeriggio autunnale della mia infanzia: ma non sembra che questo abbia influito sul corso della mia esistenza. Nondimeno, anni dopo ho sperato invano che qualcuno esclamasse “Razzi fotonici!” alla vista delle mie tette. 


6) Lamù

Qui liquidiamo interi capitoli della storia dell’emancipazione femminile; altro che Femen, femminismo e Women power: Lamu è una che se ne va in giro in costumino succinto anche d’inverno e questo per richiamare l’attenzione di Ataru il coglione (lei lo chiama “tesoruccio”) del quale, inspiegabilmente, è innamorata. Ha stuoli di ammiratori sbavanti ma a lei interessa solo quello che va dietro a tutte le altre femmine dell’orbe terracqueo. Benché sia un’aliena, la sentiamo sorella. Ci piace perché è una di noi. Una legittima consorte. E, particolare non indifferente, non resta vedova a metà della serie. 


7) Arale

Questo cartone animato era del tutto insensato. Poi, crescendo, ti rendi conto che aveva qualcosa di metafisico. Due cose, in particolare: 

a) Arale che, durante gli intermezzi tra una scena e l’altra, importuna una grossa cacca rosa e prova a rimestarci dentro con un bastoncino. 

b) Il fratellino volante Gacchan, che non ha un ruolo narrativo ben preciso: si limita a a rosicchiare qualunque cosa gli capiti sotto tiro. 

Queste due cose vogliono pur dire qualcosa, ti sarai detta, ma cosa? Qualche anno dopo, quando tua figlia avrà ingoiato un calabrone, masticato l’iphone e macerato con la saliva la tua giacca di pelle, capisci che hai avuto Gacchan tutto il tempo dentro di te, senza saperlo. Finché non è uscito, sotto forma di tre bambine. 
E Arale? Arale è una metafora: non c’è donna che, almeno una volta nella vita, non si sia messa a rimestare nella merda, così, senza un perché. Perché la merda è come l’abisso: ti repelle e ti attrae allo stesso tempo. Se trovi un bastoncino, ci rimesti dentro. Sempre meglio che pestarla, no?

19 commenti:

  1. sei troppo forte.da lori

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  2. Mi hai intimamente commossa. ....Stefia.

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  3. ore e ore di cartoni estivi...dany

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    1. e durante le altre tre stagioni no???

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    2. beh non con voi...vuoi mettere vedere i cartoni da soli o con le amiche....sembravano decisamente diversi

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  4. Se sei la donna che sei x colpa di questi cartoni vuol dire che hanno influito positivamente sulla tua crescita xche' sei una magnifica persona : orgoglio di mamma e papa'.

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  5. Ciao, mi hai fatto morire dalle risate con i tuoi commenti :D, ma... spezziamo una lancia per quei poveri personaggi di cartone suvvia:

    -C'era anche la controparte maschile di Mimi Ayuara ,era la serie qui da noi nominata "Arrivano i superboys" che in fatto di cilicio dovevano fare qualcosa "di più" che semplici catene, ed infatti uno dei protagonisti (qui si tratta di calcio) per "rinforzare le caviglie e imparare a sopportare il dolore" si fa bellamente passare sopra le caviglie le ruote di una jeep. Ripetutamente. Follia allo stato puro. Almeno voi ragazze potevate cavarvela con contusioni ed escoriazioni, ma noi ragazzi?!? Ci dovevamo forse far stirare la caviglie col motorino?

    -Candy Candy: ebbene si, la seguivamo anche noi maschietti , confortati dal fatto che pure le mamme restavano incollate alle terribili sfighe della protagonista...ma almeno i povero Archie è caduto con l'aereo perchè è stato così idiota da andare in guerra e farsi abbattere a mitragliate! Certo, chi sta vicina a Candi come minimo si ritrova ridotto a larva umana senza memoria, ma che volete, è il bello dell'intreccio ;D

    -Lady Oscar. Concordo. Tragedia e sfiga e tregenda esalano da questa serie come cosa fisica. IL fidanzato, una botta ( era già orbo) e via, nel senso che poi muore impallinato, ma comunque lei si fa sparare alla bastiglia, e comunuqe sia era anche terminale per tubercolosi... Manca qualcosa? Ah, anche io sono padre di sue bambine, ma stanno venendo su maschiaccie NONOSTANTE tutti i tentativi di ingentilirle...

    -Principessa Zaffiro. Beh, che colpa ne ha povera se quel pirla dell'angelo Tink, così per passare la giornata, al momento di far arrivare la sua anima nel nascituro scambia di soppiatto il cuore di donna con quello di uomo... e se la legge impone che il nascituro debba essere uomo per ereditare il regno, si genera una strana situazione di bimba-maschio che non ha probòlemi a farsi passare per tale perchè si sente tale, ma che deve comunque nascondere la sua identità di donna "fisica". Insomma, due tacche sopra la puntata media dei Flinstones. E genitori in bambola.

    - Mazinga: quella che dici tu è "il Grande mazinga", ma di lei, la pilota di Venus, invece che gli stivali mi ricordo l'assurdo casco a sombrero. :D

    -Lamù. Lei è la quintessenza del detto "l'amore è cieco" con seguito " e la sfiga che ci vede benissimo l'accompagna". Comunque, lei va in giro in bikini, ma è pericolosa come una lampreda inkazzata, se tutte le femministe fossero state cosi il femminismo sarebbe sparito per raggiungimento degli obiettivi.

    -Arale, che dire. La follia e il genio di Toryama, che la disegna, è leggendaria. Lo stesso di Dragonball, dopotutto. Nelle opere dei geni la gente ci trova quello che viole trovare, e questo è un sintomo delle opere dei genii.


    Se dovessi fare io un elenco dei cartoni che hanno segnato la mia esistenza, riempirei un calendario. Uomo Tigre, Capitan Harlock, Heidi, Conan, Daitarn 3.. e via cosi... MI chiedo quanta della mia esistenza sia passata davanti alla tv !

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    1. Anche tu mi hai fatto ridere! André "una botta e via" è fantastico: Lady Oscar gliel'aveva appena data, dico, e subito ha da morì! Io non mi sono ancora ripresa, tra l'altro. Rifletto comunque sul fatto che sì, passavamo un sacco di tempo davanti alla tv, ma almeno guardavamo dei capolavori. Ora c'è Sponge Bob, per dire.
      Ah: io i super boys proprio non me li ricordo: un'altra declinazione dell'etica sacrificio e cilicio tipicamente nipponica, da quello che dici.
      Grazie per essere passato da qui.

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    2. Ah, scusa, ho dimenticato di chiedertelo: le fidanzate dei Superboys morivano?

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    3. Sinceramente, di quella serie ero troppo piccolo per ricordare se c'erano anche della fidanzate, ma mi ricordo benissimo le pallonate terrificanti che si lanciavano contro...
      Penso che se qualcuno di loro aveva una fidanzata, forse nessuna di loro veniva a guardarli :D Tra l'altro l'autore della serie è lo stesso di Rocky Joe, una di quelle serie "tormento e dolore e rimorso e desiderio di riscatto penato" che te le raccomando ;D

      Per quanto riguarda i cartoni moderni, temo che la "colpa" se proprio si puo dare una colpa a qualcuno, sia solo dei distributori. Ci sono decine di produzioni molto belle all'estero che temo non vedremo mai, moltissime sono con temi adulti, moltissimi sono adatte ai bambini. Per il tema adulto, hai mai sentito parlare di Death Note? Una serie come quella si mangia di traverso molte serie thriller/poliziesche famose.
      MI sono imbattuto perfino in una serie fantasy che ha come temi portanti quella degli equilibrii tra politica/economia/ commercio/agricoltura/istruzione e militarismo. Quando ho visto su youtube un paio di puntate mi è caduta la mascella per lo stupore.
      La serie si chiama Maoyuu Maou Yuusha, il titolo è ovviamente in originale, ma lo si trova sottotitolato in inglese.

      Ciao,
      scusa per la sbrodolata ;D

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    4. Avercene di "sbrodolate" così a ogni post! :-)
      Proverò a seguire i tuoi consigli sulle "anime" contemporanee. Bisogna tenersi aggiornati! Grazie Phitio

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  6. Scusa ma Georgie dove la mettiamo? Lì oltre alle sfighe c'era pure l'aspetto morboso del rapporto coi fratelli. Ma soprattutto, i nostri genitori saranno stati consapevoli di quel che ci facevano vedere?
    C.
    P.s. comunque a livello di sfighe, secondo me la peggiore di tutte era Peline Story

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    1. Sì, Georgie era un cartone pornosoft, praticamente. Ma sarà che ero già più grande quando l'ho visto, fatto sta che non mi ha segnata come gli altri. Peline però almeno finisce bene...

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  7. Visto cosa ti sei inflitta nella tua adolescenza è un miracolo che tu scriva così bene .... a parte la sexy Lamù ovviamente. FD

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  8. Questo lo prendo come un complimento, quindi grazie!

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  9. ecco mi hai ricardato che il mio primo amore era un cartone animato: Terence.

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    1. Il mio primo amore era lady oscar! pensa un po' . Poi ho capito...

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