lunedì 25 novembre 2013

Minima memoranda

Un bicchiere di vino buono che non ti sai spiegare, perché non te ne intendi. 

Il tuo alunno dell’ultimo banco che alza lo sguardo e sorride, pensando a chissà cosa. 

La domenica pomeriggio, tu che guardi un film qualunque con Gerard Butler, i resti della colazione del mattino sparsi intorno. 

Le bambine che colorano concentrate, in silenzio, prima che vengano a mostrarti il disegno. 

Il bidello che ti apre la porta al mattino col suo caldo “Professoressa, in ritardo anche oggi?”. 

La signora che ti incontra per strada e benedice per te la Madonna perché hai tre bambine appese al passeggino. 

Tuo marito che attraversa la stanza e accidenti, la sua sagoma non vuole invecchiare. 

La linea della matita sull’occhio, per una volta diritta e ben disegnata. 

La neonata che dice bauuu guardandosi allo specchio. 

La telefonata della mamma che chiama anche se non ha niente da chiedere. 

Il battito in più del tuo cuore ogni volta che clicchi su “pubblica il post”. 

Il freddo scricchiolante delle terse mattine invernali. 

Il parabrezza ghiacciato dell’auto, non mi ci abituerò mai. 

Il libro di I. B. Singer che continui a perdere e a ritrovare in un cantuccio, una borsa, un ripiano, un cassetto, perché Bianca ama nasconderlo. 

Ecco, questi sono i miei futuri ricordi di oggi.

1 commento:

  1. è vero, bisogna scrivere certe cose x poi rispolverarle in vecchiaia!...noi che in vecchi eremo coi tablet!! :)

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