domenica 5 maggio 2013

Cahiers de doléance

È venuta a trovarmi un’amica; prima, era una donna in carriera, ora invece ha due gemelli neonati. 
- Amica mia, ce l’hai presente quando tiri il dito di un guanto di gomma e poi lo lasci andare all’improvviso e lui torna a posto con uno schiocco? Ecco, questo è ciò che succede al mio capezzolo quando la neonata me lo mastica, me lo tira e poi lo sputa.
- È veramente disgustoso. Una donna non dovrebbe permettere un tale scempio del suo corpo. 
- E poi non sopporto di rifare, ogni giorno, gli stessi gesti. Mi sveglio al mattino e penso che non ce la posso fare,  e poi arriva sera e vorrei solo avvolgermi in un sudario. 
L’indomani, ricomincia tutto d’accapo, sempre uguale. 
- Sì, sempre uguale. 
- Non ho più nemmeno argomenti. Parlo solo di bambini ad altre mamme che mi parlano di bambini e dicono le stesse cose che dico io. 
- Come noi due adesso? 
- ... 
- Io parlo di bambini anche con mio marito la sera. Lui invece con me non parla di niente. 
- Ti capisco. Anch’io provo a chiedergli: Solal, come è andata la tua giornata? Mi risponde: strumptpfetegnu. 
- Pensa che il mio mi dice: mi spiace cara, non posso raccontarti niente, sono vincolato dal segreto professionale.
-...
-...

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