venerdì 12 luglio 2013

Aria pulita, voglia di vita

C’era questo concorso da fare; innumerevoli prove da sostenere e superare. L’ultima, ieri: il colloquio. È andata come è andata (e come volete che sia andata alla madre attempata di tre bambine e di un blog dal pubblico planetario, nonché moglie di un uomo che non sa farsi le valigie da solo? Rispondetevi da soli, io non ne posso più di rispondere a domande). Bisognava farlo, questo concorso: l’unica via per raggiungere un livello professionale più soddisfacente (da tappabuchi a professoressa rispettata dalle bidelle), le ferie pagate e la tredicesima. Adesso è finito e io, Ariane, sono una donna libera: libera di leggere riviste femminili che richiedono l’uso di un solo neurone alla volta, libera di visitare con acribia critica i siti di gossip sul web, libera di fare lunghe passeggiate per tonificare i glutei gelatinosi, libera di rivedere le amiche trascurate, libera di non fare nulla. 
Ah, era un anno che aspettavo questo momento; e adesso finalmente è arrivato. 

- Mamma? 
- Sì bambina numero 1? 
- Adesso che non devi più studiare per il concorso, potrò smettere di guardare la televisione? Mi sono stufata, vorrei fare tanti giri in bicicletta. Mi porti al parchetto? 
- Non ora, amore, devo preparare questa maschera al latte e patate consigliata da Clio Make up, dice che fa miracoli coi pori dilatati. 
- ... 
- Mamma? 
- Sì bambina numero 2? 
- Adesso che non devi più studiare per il concorso, dovrò ancora indossare le mutandine sporche al contrario perché non hai fatto il bucato e non ce ne sono di pulite? 
- No, non dovrai più, ma solo se smetti di farti la pipì addosso. 
- ... 
- Ariane? 
- Sì, Supersuocera? 
- Adesso che non devi studiare più per questo concorso, pensi di ricominciare a lavare le bambine?
- Certo! 
- E taglierai loro anche le unghie, ogni tanto? 
- Devo farmi un promemoria, questo dettaglio delle unghie tende a sfuggirmi. 
- Dettaglio. 
- ... 
- Ariane? 
- Sì, Solal? 
- Adesso che non devi più studiare per il concorso, me la dài? 
- ... 
- Scherzo, amore. Però pensi di ricominciare ad occuparti un po’ di me e della tua casa? 
- Non è quello che ho fatto in questi mesi, nonostante dovessi superare il concorso più difficile mai bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione dall’Unità d’Italia a oggi? 
- E queste formiche che girano per casa dall’inizio della primavera, pensi di sterminarle, prima o poi, con qualche spray velenoso o devo continuare ad apparecchiare anche per loro, la sera?
- Ma mi facevano compagnia, le usavo come segnalibro.
- ... 
- Ariane? 
- Sì, mio caro blog? 
- Adesso che non devi più studiare per il concorso, pensi di cominciare a scrivere finalmente qualche post intelligente? Sono stufo di essere un blogghino di lamentele muliebri su corna e calzini spaiati. 
- Ma io sono la massima esperta mondiale di calzini spaiati, mi invitano persino a tenere conferenze internazionali sul tema! 
- Non lo metto in dubbio, ma inserire ogni tanto qualche acuta considerazione sul riscaldamento globale, lo sviluppo sostenibile, l’attualità politica? 
- No, blog, è fuori questione. Soffro di affaticamento mentale post-traumatico da concorso a cattedra. Riesco a parlare solo di economia domestica spicciola. 
- Che ne dici della moda, allora? Perché non diventi una fashion blogger? 
- Blog, ma mi hai vista? Ti sembro una che possa dare consigli alla gente su come vestirsi? 
- Almeno abbelliscimi con qualche cornicetta colorata, uno sfondo simpatico, qualche gadget figo... 
- ... 
- Dadadadada? 
- Sì, neonata? 
- Dadadadadaddadadaddà*. 
- To’, guarda, è vero. Ma da quant’è che non ti guardo in bocca? 


 * Mi sono spuntati tre nuovi dentini, mamma.

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni volta che qualcuno visita questo blog senza lasciare un commento, da qualche parte, sulla Terra, un calzino resta spaiato. Aiutami ad evitare questo scempio.