martedì 9 luglio 2013

Redde rationem


- Ariane?
- Sì, Supersuocera.
- Ariane, è giunto per me il momento di dirti quello che veramente penso di te come madre e casalinga. 
- Gulp, Supersuocera. Non sono ancora pronta. Non puoi aspettare che io sia sul mio letto di morte per toglierti tutti i sassolini dalle crocs?
- No, perché credo di arrivarci prima io di te sul letto di morte e, francamente, spero di avere cose più interessanti da fare, a quel punto.
- Pietà, Supersuocera.
- Sarò magnanima:  per stavolta affronteremo un solo argomento. Quello che più mi sta a cuore.
- Spara.
- I calzini, Ariane.
- I calzini.
- Ho contato ottantasette calzini spaiati nella cesta dei calzini spaiati, a casa tua.
- ...
- Ariane, dove finiscono i compagni dei calzini spaiati?
- Supersuocera, ti dico quello che penso: in lavanderia deve essersi aperta una falla spazio-temporale che risucchia i calzini e li smaterializza. O forse li trasforma in anti-materia.
- Non torneranno più?
- Non credo.
- E allora che si fa, li buttiamo via questi calzini spaiati?
- No, Supersuocera, non me la sento. Sarebbe la definitiva ammissione che la lavanderia ha preso il sopravvento su di me e che sono in balia del caos cosmico.
- Riconoscere il problema, forse, potrebbe aiutarti a risolverlo.
- Lasciameli tenere ancora un po’ nella loro cesta, Supersuocera, ti prego. Mi serve un po’ di tempo per prepararmi al distacco.
- Aspetterò tre giorni Ariane.
- Forse, se li tengo ancora, gli altri si decideranno a tornare a casa.
- Tre giorni, non uno di più. E poi, zac! Addio calzini spaiati.
- Paura, Supersuocera.
- E non ho ancora finito con te, Ariane.
- ...
- ...

2 commenti:

Ogni volta che qualcuno visita questo blog senza lasciare un commento, da qualche parte, sulla Terra, un calzino resta spaiato. Aiutami ad evitare questo scempio.