domenica 21 luglio 2013

Truismi

- Ariane. 
- Eccomi, Solal caro! 
- Ora però stai esagerando.
- Eh? 
- Sì, basta Ariane. Non se ne può più. Prima la rivale immaginaria, adesso anche le interviste immaginarie. C’è troppa immaginazione che aleggia attorno a me. 
- Vuoi forse soffocare la mia creatività? 
- Creatività? Le tue risposte all’intervista erano di una banalità imbarazzante. Per non parlare delle domande. 
- Lo so, lo so! Quando sono sotto pressione non mi viene mai niente di intelligente da dire. 
- Non è questione di pressione, Ariane. 
- Solal, tu dici sempre cose divertenti e intelligenti, eppure a scuola eri una capra e ti rimandavano sempre nelle materie più importanti. Io invece sono sempre stata la prima della classe eppure non sono brillante come te. Come può essere? È un mistero. 
- Sì, il mistero del genio sregolato. 
- Eh? 
- Tu = secchiona ordinaria. Io = genio ribelle e anticonformista. 
- Sì, certo. Questa è la balla auto-assolutoria che si raccontano gli asini di ogni epoca. 
- E questa è la reazione ottusa degli insegnanti mediocri di ogni epoca. 
- Mi stai dando dell’insegnante mediocre, forse? 
- No, perché tu non sei un’insegnante, sei una tappabuchi. Però, se lo fossi, apparterresti a quella categoria lì. 
- Bah, speriamo allora che le bambine prendano da te: spenderemo qualcosa in più di lezioni private, ma almeno saranno brillanti e creative. 
- L’importante è che non prendano da te. 
- Sei un maleducato. 
- Lo dico per il loro bene. Segui il mio ragionamento: se diventano delle secchie ordinarie come te, probabilmente si sceglieranno come marito uno scavezzacollo bello e impossibile come me. E io non ho nessuna intenzione di cedere le mie bambine a delle canaglie impunite
- Non credi di essere un po’ troppo duro con te stesso? 
- Non abbastanza, fidati. 
- Amore, è per questo che mi piaci. Perché sei così lucido, così realistico. Stiamo sempre insieme, forever and ever? 
- Certo. Sei tu il mio orizzonte di gloria. Al di là di te e delle bambine, c’è solo un salto nel vuoto. 
- Ohhh! Che carino! 
- Ehhh! 
- ... 
- ... 
- Solal, sembriamo Ken e Barbie in Toy Story 3, il mio preferito, quando si innamorano e fondano un asilo insieme! 
- Guarda, io con quell’invertito di Ken condivido solo la mascella volitiva; nient’altro. 
- Dicevo così, per rendere più facile ai lettori la visualizzazione della nostra felicità. 
- Fammi indovinare: una metafora icastica? 
- Ecco! 
- La solita roba da secchione represse. Mi hai stufato. Adesso togliti dai piedi che devo giocare un po’ a Fifa 2013. Sono in pieno calcio mercato. 
- Il genio. 
- Ma soprattutto la sregolatezza. Non serve altro per una campagna acquisti vincente. 
- ...

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