martedì 16 luglio 2013

Branca branca branca...leon leon leon!

Dalle Dolomiti infestate di Mazariol - dove grandina anche a luglio e il cielo non è mai sgombro - ai gorghi dello Scill’e Cariddi, luccicanti sotto il sole perenne: questo il lungo percorso che la nostra eroica famiglia si appresta a compiere. Esso si snoderà lungo strade perigliose, ponti sospesi, autogrill tremolanti su asfalto rovente e terribili insidie nascoste nel bagagliaio stracolmo.

- Solal, hai respirato gas esilarante forse?
- Perché?
- Hai un sorriso grandangolare che sembra quello del gatto del Cheshire.
- E non ho forse motivo di essere esilarato? Guardaci: partiti per le vacanze, con il nostro furgone Multivan Tim Tom perfettamente equipaggiato, tre bambine imbrigliate e posizionate, la bellezza paesaggistica e architettonica dell’Italia intera da attraversare con comodo, la birra in fresco nel nostro frighetto da viaggio...
- E la mia terra che ci attende assolata alla fine di questi mille chilometri.
- Che ti attende assolata. Io vi mollo lì e dopo dieci ore riparto.
- ...

Con tale impavido stato d’animo, i nostri eroi affrontano gli imprevisti della trasferta; superano con elegante aplomb ostacoli climatici, logistici, psicologici, burocratici e intestinali. Vengono colti da improvvise amnesie, perdite di coscienza, attacchi di narcolessia alla guida, accessi d’ira funesta, vuoti allo stomaco, cagotti fulminanti, irresistibili voglie di fare shopping nel centro commerciale intravisto dal casello autostradale, cambiamenti repentini d’idea sui percorsi da seguire e pindarici voli di fantasia al momento di decidere le tappe del viaggio.

Ma i nostri eroi credono in quello che fanno, e credono in se stessi. Fortissimamente credono.

Eccoli di fronte all’ultima sfida: in campeggio, la sera, dopo seicento chilometri, la tenda da montare. 
- Solal, sono un po’ perplessa: sono quasi le nove di sera, le bambine hanno fame, sono sporche, sudate e stanche morte. E noi dobbiamo ancora farle mangiare, docciarle e addormentarle. E montare la tenda. Ce la faremo?
- Non temere, Ariane, hai davanti a te l’incarnazione del perfetto camperista. Uno schiocco di dita ed è fatta.
- Non mi sembra però che la tenda sia della tua stessa opinione. Sembri Orazio Coclite sul Ponte Sublicio che cerca di affrontare da solo l’esercito etrusco.
- Se invece di ricamare similitudini senza senso tu tenessi fermo quell’accendino, almeno riuscirei a vedere cosa sto facendo.
- Scusa, ma perché non possiamo usare le sette lampade megaluminescenti che hai comprato apposta per illuminare a giorno la nostra piazzola?
- Perché bisognava comprare anche le pile.
- ...
- ...
- Solal, io non sono un’esperta campeggiatrice, ma mi sembra quantomeno peculiare che tu stia usando la parte inferiore della caffettiera a mo’ di martello per piantare i picchetti della tenda.
- Ecco, vedi di renderti utile e segna sull’agenda: “comprare martello per fissare picchetti tenda”. E poi comincia a cucinare gli spaghetti sul nostro superfornello preso apposta per l’occasione.
- Ehm, a tal proposito, Solal, volevo dirti: ho come l’impressione di non aver preso le posate...abbiamo solo i cucchiaini da caffè. Però i piatti ci sono.
- ...
- Mamma, come si fa ad avvolgere gli spaghetti con il cucchiaino? Scivolano da tutte le parti!
- Usa le mani, bambina: è nelle situazioni più difficili che i perfetti camperisti danno il meglio di sé.
- Ma ci hai sempre detto che non bisogna mangiare con le mani!
- Non essere impertinente: quello era per quando vivevamo in mezzo alla civiltà. Cerca di non comportarti da tipica marmocchia viziata del ricco Occidente post industriale.
- ...
- Solal?
- Sì Ariane?
- La prossima volta che decidiamo di attraversare l’Italia su quattro ruote, che ne dici della soluzione “spiderino decappottabile e tappa negli hotel vista mare con Spa”? Credo che sia una formula più consona alle mie risorse psicofisiche.
- Ariane, tu sei mia moglie, non la mia amante immaginaria. La formula giusta per famiglie numerose in viaggio è questa: percorso a ostacoli con tenda da montare. Lo spiderino lasciamolo a Glenn.
- ...
- Ahi, Ariane, mi hai colpito con la base della caffettiera!
- Non temere, Solal, domani compriamo il martello.

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